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Trend positivo per il mercato dei gioielli italiano

Da Editorial Staff

Gennaio 21, 2019

Trend positivo per il mercato dei gioielli italiano

Il mercato italiano dei gioielli ha avuto un ultimo periodo estremamente positivo, fatto di massimo splendore dopo anni di crisi. Il 2017 si è concluso infatti con dei numeri propositivi, totalizzato venite per un 14% in più rispetto all’anno 2016. Complice di una simile vendita è stata anche la domanda proveniente dall’estero: infatti le esportazioni hanno rappresentato l’8,2% con un incasso di 5,1 miliardi di euro.

La ripresa de mercato: un dato di fatto

Gli input di ripresa non mancano e le aziende italiane continuano ad evolversi e a proporre nel mercato gioielli d’alta moda e di alta qualità. Corrado Facco, vicepresidente di Cibjo, la Confederazione mondiale della gioielleria, e direttore generale del gruppo fieristico Ieg, riferisce che il comparto orafo ha rivoluzionato tutta la realtà della gioiellerie unbranded realizzando monili di lusso che possano essere accessibili a chiunque. Avere dunque una produzione interna tanto rinomata, e altrettanto richiesta all’estero, significa dare un valore aggiunto al nostro paese, che consente di intraprendere strade ambivalenti che possano anche conformarsi all’era della digitalizzazione.

Le gioiellerie tradizionali vendono, ma diciamo anche che il web ha agevolato molto il settore della domanda e dell’offerta orafa, perché le nuove generazioni preferiscono l’e-commerce. E se le aziende tendono ad oltranza ad adeguarsi allo shopping online, la ripresa farà ulteriori passi da gigante. Anche perché ormai le ditte lavorano nel pieno rispetto delle norme ambientali, formando professionisti del design, pagando bene i propri lavoratori e assecondando l’andamento di mercato.

Tutti questi elementi messi insieme riescono ad enfatizzare il valore del gioiello italiano finendo con l’essere altamente ricercato anche all’estero. Soprattutto considerando che negli ultimi anni la competizione oltre i confini era cresciuta a causa dei prezzacci asiatici, che avevano dato filo da torcere all’alta gioielleria italiano. Invece la ripresa orafa italiana ha sbaragliato la concorrenza, riconquistando non solo il mercato nostrano ma anche quello statunitense. E alla luce di quanto è stato necessario il dover crescere anche tecnologicamente, portando la propria offerta su internet e diventando questo settore la punta di diamante dei guadagni italiani.

Quali zone d’Italia hanno goduto maggiormente della ripresa

Le zone d’Italia che meglio hanno goduto di questa ripresa nel mercato orafo partono da Alessandria, che nei primi nove mesi è stata capace di superare di 1,5 miliardi di euro il fatturato aretino. Questo business sui gioielli, ma anche sugli orologi, come gli orologi Locman, non fa che crescere, permettendo che altre città italiane come Vicenza, abbia un guadagno per 1 miliardo di euro. Dei trend positivi dunque che fanno sognare e che fanno sperare in un ritorno all’epoca d’oro, tipica degli anni 2000.

Questo anche grazie al consumatore e alle sue logiche d’acquisto, che devono cambiare, e lo possono fare solamente se si supera quella critica contrazione mondiale della quantità di oro lavorato. Le tonnellate di materiale prezioso lavorato sono infatti calate nel corso del tempo passando da 3 mila a 2 mila.

Per questo il settore ha dovuto cambiare strategie nelle dinamiche mondiali di produzione e distribuzione. Per fortuna, queste vicissitudini positivamente cambiate sono state capaci di influire anche sul nostro paese.

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