Mercato ittico è boom: a Palermo resiste ancora il pesce fresco
Da Editorial Staff
Gennaio 17, 2019
Nonostante la crisi, il mercato ittico non tentenna. L’amore per il buon cibo, e la tendenza a voler mangiare bene, comporta un’attenzione particolare per l’acquisto del pesce. E dunque, al fine di evitare la tendenza al surgelato, va ancora tanto di moda la ricerca del pesce fresco, quello buono, che profuma di mare. E a Palermo per fortuna esistono ancora dei posti speciali in cui il mercati del pesce è come quello di anni fa: bontà e freschezza sono le due parole d’ordine. Se quindi siamo tra quelle persone che amano mangiare pesce e soprattutto lo capiscono e lo riconoscono perché in primis indossano la muta da sub acquistata su www.nauticamare.it/fotocamere-sub.html, non possiamo non andare almeno una volta nella vita in Sicilia per comprare del buon pesce.
Le bontà ittiche di Palermo: la vendita alle stelle
Palermo e i suoi dintorni sembrano essersi fermati nel tempo, così tra una gita e una passeggiata potremo vedere come il mercato ittico va a gonfie vele. Se decidiamo ad esempio di fare un giro alla Cala ci si può fare un’idea minima di come stia cambiando l’universo dei sapori, e di come attualmente sia redditizio “il banco di prelibatezze di mare”. Di primo mattino, le barchette dei pescatori attraccano al molo con il pescato, in genere vendono nel giro di quattro e quattr’otto pesce povero ideale per una zuppetta o il brodo per un cous cous.
Se invece ci allunghiamo ad esempio verso Isola delle Femmine, potremo trovare una miriade di barche piene zeppe di pesci di ogni genere: ovviamente il tutto va in base all’andamento delle stagioni. Questo tra la altre cose è anche un posto ideale dove fare lunghe passeggiate, soprattutto al calar del sole: la visione dei raggi che si vanno a riposare imprime nella nostra testa un ricordo indelebile.
Inoltre ci sono tante altre zone di Palermo ove è boom di vendite ittiche, grazie anche ad un mercati di pesci che si anima proprio di notte, e che offre una vastissima scelta ai visitatori. I barconi escono infatti al buio per essere di ritorno intorno alle quattro del pomeriggio. Con sé hanno spesso cesti di gamberi e gamberoni che sono ancora arzilli. Senza contare la bontà degli Scampi, dei frutti di mare e dei gustosi polpi.
Il pesce finisce in un batter d’occhio nei mercati
Quando si scende per il mercato di Palermo, bisogna giocare sul tempo, visto che i banchi si svuotano in me che non si dica. Al primo grido “Isa cu ‘ammaru” o “Isa cu purpu” (alza – il peso – con i gamberi, alza con il polpo) i pescatori iniziano amabilmente vendere. Una buona spesa per essere tale deve essere fatta prestando attenzione ad ogni piccola cassetta appena pescata.
Ad esempio, nella piazza del borgo di Bagheria, i pescatori mettono insieme un vero e proprio mercato a cielo aperto ove si trova pesce di ogni genere, a partire dagli scorfani per il brodo a passare poi alle spigole d’inverno, senza contare i saraghi e così via. Per chi non avesse dimestichezza con la scelta, l’occhio può essere un ottimo alleato, a maggior ragione se il pesce si muove ancora. E se il mare ci dà il pesce, noi non dobbiamo fare altro che comprarlo e cucinarlo.
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