Grandi banche italiane, analisi First Cisl su utili ed occupazione
Da Editorial Staff
Novembre 11, 2018
In Italia le banche di grandi dimensioni continuano a macinare utili e, tra l’altro, hanno assorbito agevolmente l’impatto patrimoniale legato al recente aumento dello spread tra i Btp italiani ed i Bund tedeschi sulla curva a dieci anni. Ma nello stesso tempo prosegue il taglio del personale e delle filiali. Questo è quanto, in estrema sintesi, emerge da un’analisi della First Cisl sui big player del settore bancario italiano, ovverosia su Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Bpm e Ubi prendendo a riferimento, in particolare, i dati di bilancio del terzo trimestre del 2018.
Occupazione in banca, persi 12.300 posti di lavoro in un anno
Nel dettaglio, le quattro banche sopra citate, nei primi nove mesi del 2018, al netto delle poste straordinarie, hanno cumulato ben 6 miliardi di euro di utili con un incremento anno su anno pari al 17%.
A First Cisl, di conseguenza, non resta che dare ragione ai banchieri che affermano che in Italia il sistema bancario è solido, ma nello stesso tempo nel settore sono stati persi ben 12.300 posti di lavoro, in prevalenza in Italia, proprio in Intesa Sanpaolo, in UniCredit, in Banco Bpm ed in Ubi Banca.
Grandi banche italiane, 1.260 sportelli in meno in dodici mesi
Con il calo dell’occupazione, per le quattro big di settore, c’è stato pure quello degli sportelli che, in accordo con quanto dichiarato da Giulio Romani, segretario generale di First Cisl, sono ben 1.260 in meno, sempre in un anno, con una contrazione pari a ben l’8,4% sul totale considerando sempre le scelte fatte complessivamente da Intesa Sanpaolo, da UniCredit, da Banco Bpm e da Ubi Banca.
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