Aziende multinazionali estere, aumenta contributo alla crescita del sistema produttivo

In Italia le multinazionali estere, su dati del 2016, hanno consolidato il contributo positivo alla crescita del sistema produttivo italiano. Ne dà notizia l’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), con il Rapporto ‘Struttura e Competitività delle Imprese Multinazionali’, precisando che nel 2016 in Italia le multinazionali estere erano presenti con 14.616 controllate, ovverosia con una crescita di 609 unità rispetto all’anno precedente, e con un incremento del fatturato, sempre anno su anno, che ha sfiorato la soglia dei 10 miliardi di euro di ricavi, e che ha creato valore aggiunto per oltre 9 miliardi di euro.

Multinazionali estere, cresce valore aggiunto e spesa in ricerca e sviluppo

Il contributo delle aziende multinazionali estere alla crescita dell’economia italiana è aumentato anche in ragione di alcune importanti acquisizioni di aziende a controllo nazionale.

Con la conseguenza che la crescita del valore aggiunto nel 2016 è stata pari all’8,7% rispetto al +4,8% rilevato per le imprese residenti in Italia. Così come è superiore per le multinazionali estere la crescita della spesa in ricerca e sviluppo, con un +11,3%, rispetto al +9,3% che l’Istat ha rilevato per le imprese in Italia.

Imprese estere in Italia, ecco i principali aggregati economici

In rapporto a quelli che sono i principali aggregati economici nazionali, in Italia, sempre su dati 2016, le multinazionali estere contribuiscono con il 7,9% degli addetti nei settori dell’industria e dei servizi, il 15,1% del valore aggiunto, il 18,3% dei ricavi, ed il 14,4% degli investimenti.

Sul versante opposto, invece, dall’Italia verso l’estero il grado di internazionalizzazione attiva è in flessione. In particolare, nel 2016 all’estero la presenza italiana si è concretizzata con 22.907 società controllate che complessivamente impiegano 1,7 milioni di addetti.