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Canone conto corrente bancario, i big del credito aumentano i costi mensili
Da Editorial Staff
Ottobre 11, 2016
Per i risparmiatori italiani, nel passaggio dall’estate all’autunno, sono arrivate cattive notizie per quel che riguarda il costo dei conti correnti. Ci sono alcune grandi banche italiane che, infatti, hanno deciso in via unilaterale di aumentare il costo del canone mensile per la tenuta del conto corrente.
A farlo presente è stato il CRTCU nel precisare che a quanto pare la decisione di aumentare i costi del conto corrente bancario sia strettamente legata, come peraltro riportato nei giorni scorsi dalla stampa nazionale, al contributo che gli istituti di credito hanno dato al salvataggio di Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti.
Ed allora, che fare? Ebbene, il CRTCU ai correntisti coinvolti ricorda che è possibile o accettare passivamente i rincari, oppure recedere senza costi aggiuntivi dal rapporto di conto corrente in essere e trasferirlo presso un’altra banca che non ha aumentato i canoni.
Ed il tutto facendo attenzione al fatto che insieme al conto corrente è necessario presentare in forma scritta l’esplicita richiesta non solo del recesso, ma anche del trasferimento dei servizi aggiuntivi quali ad esempio il deposito titoli.
Detto questo il Centro di Ricerca e Tutela dei Consumatori e degli Utenti (CRTCU), nel rimanere a disposizione di tutti i correntisti interessati a ricevere assistenza e consulenza in merito, esprime non poche perplessità sulla motivazione con la quale alcune grandi banche italiane abbiano deciso di aumentare di circa il 6% i costi del canone mensile dei conti correnti bancari.
E questo perché il decreto salva banche varato dal Governo italiano è stato approvato proprio con l’intento di evitare che le difficoltà degli istituti di credito sopra indicati, ovverosia Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti, ricadessero sui contribuenti e sui correntisti.
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