Fondo rimborsi crac bancari, ecco come recuperare i soldi persi
Da Editorial Staff
Ottobre 12, 2018
A partire dall’1 aprile del 2019 sarà operativo il Fondo rimborsi per recuperare i soldi persi in azioni ed obbligazioni legati a crac bancari, ed in particolare a quelli relativi alle banche venete Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, ed alle quattro banche rappresentate da Banca Marche, Banca Etruria, CariFerrara e CariChieti.
Domanda Fondo rimborsi crac bancari entro il 30 aprile del 2019
L’istituzione del Fondo, in accordo con gli ultimi aggiornamenti forniti sulla vicenda dal Governo italiano, è prevista per l’1 gennaio prossimo, e sarà operativo dall’1 aprile. Dopodiché la domanda di rimborso dovrà essere presentata dai risparmiatori entro e non oltre il 30 aprile 2019. Per quel che riguarda le risorse a copertura dei rimborsi, queste saranno reperite dai conti dormienti in prescrizione.
L’Associazione Adiconsum, sul proprio sito Internet, ha pubblicato una video-pillola con le istruzioni sui rimborsi, previsti dal cosiddetto Decreto Milleproroghe, a favore dei risparmiatori che hanno perso i soldi investiti in azioni e/o in obbligazioni delle 4 banche (Banca Marche, Banca Etruria, CariFerrara e CariChieti) e delle banche Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza con focus su chi può chiedere ed ottenere il risarcimento, e su come ed a chi inviare la domanda di rimborso.
Risarcimenti crac bancari spalmati su più anni, risorse fino a 2 miliardi di euro
In accordo con quanto è stato riportato recentemente da lastampa.it, le risorse per i rimborsi legati ai crac bancari dovrebbero aggirarsi tra 1,5 miliardi e 2 miliardi di euro con prelievo dai conti dormienti e comunque con gli indennizzi che, a favore dei risparmiatori coinvolti, dovrebbero essere spalmati su più anni. Solo per le banche venete Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza si stima che i risparmiatori coinvolti siano oltre 200 mila.
Articolo precedente
Chiusura negozi etnici entro le ore 21, proposta del Ministro Matteo Salvini
Articolo successivo
Guerre commerciali: perché Trump ha voluto i dazi doganali
Editorial Staff