Bonus acqua difficile da ottenere tra burocrazia, ritardi ed inefficienze
Da Editorial Staff
Settembre 25, 2018
Tra ritardi, inefficienze e burocrazia, in Italia chiedere ed ottenere il bonus acqua, per chi ne ha diritto, non è semplice. Questo è quanto, tra l’altro, ha messo in evidenza con una nota la Federconsumatori che, inoltre, bolla come ‘inaccettabile’ ogni ipotesi di eliminazione delle agevolazioni previste per le bollette relative al servizio idrico.
Bonus sociale idrico dall’1 luglio del 2018 per le famiglie in difficoltà economica
Tecnicamente il bonus acqua è attivo e si può richiedere dallo scorso 1 luglio del 2018. Il cosiddetto bonus sociale idrico permette di non pagare la quota di acqua che è necessaria per i bisogni essenziali, e che è stimata all’incirca in 50 litri al giorno a persona.
Il bonus sociale idrico, introdotto per agevolare le famiglie in difficoltà economica, pur tuttavia, a distanza di quasi tre mesi dall’introduzione, secondo l’Associazione dei Consumatori, è di difficile fruizione in quanto i Caf ed i Comuni non sono ancora sufficientemente attrezzati.
Federconsumatori sul bonus sociale idrico, la piattaforma SGATE non è pienamente operativa
Inoltre, la Federconsumatori segnala, oltre al fatto che i Comuni ed i Caf non sono ancora pienamente attrezzati, che la piattaforma (SGATE), che dovrebbe permettere ai gestori di lavorare le richieste di bonus sociale, non sembra essere ancora pienamente operativa.
In virtù di tutte queste difficoltà, l’Associazione dei Consumatori propone che, ai beneficiari, il bonus sociale idrico venga erogato in maniera automatica direttamente in bolletta andando ad incrociare i dati dell’Inps con quelli del Sistema Informativo Integrato gestito da Acquirente Unico che, al pari delle forniture di energia e gas, potrebbe fare lo stesso con i gestori dell’acqua.
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