Pressione fiscale aumenterà con Pil italiano che rallenta, previsioni Cgia di Mestre
Da Editorial Staff
Settembre 15, 2018
In Italia la pressione fiscale sui contribuenti, con ragionevole certezza già dall’anno in corso, tenderà ad aumentare a causa del fatto che il prodotto interno lordo (Pil) è atteso in rallentamento nel nostro Paese, e comunque su livelli che sono inferiori rispetto alle previsioni formulate dagli economisti e dallo stesso Governo italiano solo qualche mese fa.
Conto alla rovescia per la nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza
Questo è quanto, in sintesi, ha messo in evidenza la Cgia di Mestre nel precisare, comunque, che si potrà avere in merito un quadro più chiaro e più preciso solo dopo che il Governo italiano pubblicherà la nota di aggiornamento al Def, il Documento di Economia e Finanza, che è attesa per il prossimo 27 settembre del 2018.
Secondo quanto è stato dichiarato da Paolo Zabeo, che è il coordinatore dell’Ufficio studi dell’Associazione degli artigiani mestrina, proprio per effetto del rallentamento del Pil è lecito attendersi che già prima della fine dell’anno in Italia la pressione fiscale si attesti al di sopra del livello del 42,2% che è stato stimato ad inizio 2018.
Irpef svuota le tasche di pensionati, dipendenti e lavoratori autonomi
L’Irpef e addizionali comunali/regionali Irpef, sottolinea altresì l’Associazione, sono le imposte che gravano maggiormente sulle persone fisiche, dai lavoratori dipendenti agli autonomi e passando per i pensionati, con un prelievo annuo che si aggira all’incirca sui 186 miliardi di euro. Un altro contributo rilevante, con 34 miliardi di euro circa l’anno, è invece riconducibile alle tasse che vengono pagate dalle società di capitali, e tra queste le Srl e le Società per Azioni.
Articolo precedente
Prezzi al consumo Istat 2018, corretta stima preliminare mese di agosto
Articolo successivo
Tariffe Rc auto 2018, prezzi per la polizza ancora in aumento
Editorial Staff