Agenzia delle Entrate pignora beni Codacons, Associazione rischia la scomparsa
Da Editorial Staff
Agosto 12, 2018
Il Codacons, nota Associazione dei Consumatori e degli Utenti, rischia l’estinzione come i panda. A riportarlo, attraverso il proprio sito Internet, è la stessa Associazione dopo che, da parte dell’Agenzia delle Entrate, il Codacons ha subito un pignoramento per ben 300 mila euro.
Il Codacons, ‘Le azioni sociali non possono essere soggette a balzelli insostenibili’
Il Fisco, in particolare, pretende dal Codacons il pagamento del contributo unificato relativo agli atti legali che, negli anni, l’Associazione ha portato avanti a difesa della società e della collettività. Secondo il Codacons, pur tuttavia, il contributo unificato non va applicato alla Onlus, e per questo parla di ‘interpretazioni della norma totalmente errate’.
Per il salvataggio del Codacons, l’Associazione ha lanciato un appello al Ministro dell’Economia invitandolo ad intervenire sulla questione ed a chiarire che le ‘azioni sociali non possono essere soggette a balzelli insostenibili’.
L’Associazione invia una lettera-appello al Premier ed ai Ministri di Economia, Lavoro e Interno
Nel dettaglio, il Codacons ha inviato sulla vicenda una lettera-appello non solo a Giovanni Tria, che è il Ministro dell’Economia e delle Finanze, ma anche a Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri, ed ai Ministri, rispettivamente del Lavoro e dell’Interno, Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
‘Solo nell’ultimo anno il Codacons ha avviato più di 300 ricorsi nei tribunali di tutta Italia tesi ad affermare i diritti dei cittadini’, ha dichiarato, tra l’altro, il Presidente del Codacons Carlo Rienzi aggiungendo che, dopo il pignoramento dell’Agenzia delle Entrate a carico dell’Associazione, questi ricorsi ‘dovranno essere interrotti’. Inoltre, se il Fisco proseguirà nella pretesa tributaria il Codacons non solo sarà costretto a ‘chiudere progressivamente tutte le proprie sedi’, ma successivamente pure a ‘portare i libri in tribunale e dichiarare fallimento‘.
Editorial Staff