Abbonamento calcio Serie A 2018-2019, Movimento Consumatori annuncia diffide
Da Editorial Staff
Luglio 04, 2018
Citando clausole vessatorie che risultano essere in palese in contrasto con il Codice del consumo, sugli abbonamenti calcio della passata stagione, ed anche per la prossima in alcuni casi, il Movimento Consumatori ha reso noto di aver inviato delle diffide a ben 11 società di calcio. Trattasi, a seguito di un monitoraggio sulle campagne abbonamenti, delle società Roma, Lazio, Napoli, Bologna, Fiorentina, Atalanta, Sampdoria, Torino, Pro Vercelli e Novara.
Clausole vessatorie abbonamenti calcio, l’Associazione MC chiede l’immediata rimozione
Nella maggioranza dei casi le clausole vessatorie in contrasto con il Codice del consumo, che sono state rilevate da MC, riguardano le limitazioni e/o le esclusioni del diritto del tifoso ad essere risarcito oppure ad ottenere il rimborso nel momento in cui una o più partite di campionato si dovessero disputare a porte chiuse o con settori dello stadio chiusi a seguito di squalifiche.
Con le diffide inviate alle società calcistiche sopra citate, l’Associazione dei Consumatori chiede che sugli abbonamenti le clausole vessatorie vengano rimosse. Altrimenti il Movimento Consumatori si riserva di trasformare le diffide in ‘azioni giudiziarie inibitorie’.
Tifosi società rappresentano un asset strategico ed una ricchezza per il calcio italiano
Marco Gagliardi del servizio legale del Movimento Consumatori ricorda, tra l’altro, che per le società calcistiche il tifoso rappresenta un asset strategico, una ricchezza per il calcio e, in casa come in trasferta, pure il cosiddetto dodicesimo uomo in campo. Ragion per cui gli abbonamenti devono essere sottoscritti nel pieno rispetto Codice del consumo anche perché il tifoso per seguire la propria squadra del cuore è chiamato a sobbarcarsi ingenti costi.
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