Ravvedimento operoso Imu e Tasi, ecco come mettersi in regola
Da Editorial Staff
Giugno 19, 2018
Nella giornata di ieri, lunedì 18 giugno del 2018, è scaduto il termine per il versamento del primo acconto o del saldo, in un’unica soluzione, di Imu e Tasi. Pur tuttavia, accedendo all’istituto del ravvedimento operoso, anche in ritardo c’è la possibilità di mettersi in regola ottenendo uno sconto sulle sanzioni.
Ravvedimento operoso, da quello sprint al ravvedimento lungo
Al riguardo l’Associazione dei Consumatori Adiconsum raccomanda di mettersi in regola in fretta in quanto prima si versa, più basse saranno le sanzioni da pagare rispetto a quella intera che è pari al 30% dell’importo. L’Associazione dei Consumatori, nello specifico, ricorda che ci sono quattro tipologie di ravvedimento operoso, quello sprint, il ravvedimento breve, il ravvedimento medio ed il ravvedimento lungo.
Nel dettaglio, il ravvedimento operoso sprint è quello che prevede il pagamento delle tasse con un ritardo che non supera, dalla data di scadenza, i 14 giorni. In tal caso la sanzione è minima e pari allo 0,1% per ogni giorno più interessi per ogni giorno di ritardo, mentre con il ravvedimento breve, dal 15esimo e fino al 30esimo giorno dalla scadenza, la sanzione si attesta all’1,5% più interessi per ogni giorno di ritardo sul pagamento.
Con il ravvedimento medio, tra i 30 e fino a 90 giorni di ritardo, la quota fissa della sanzione lievita fino all’1,67%, mentre dopo i 90 giorni il ravvedimento operoso diventa ravvedimento lungo con importo aggiuntivo da pagare che è pari al 3,75% più interessi giornalieri.
Imu e Tasi 2018, dopo il 30 giugno 2019 non c’è più niente da fare
L’ultima chiamata per mettersi in regola con il ravvedimento operoso è quella del 30 giugno 2019 oltre la quale per IMU e Tasi 2018 non sarà possibile rimediare con tutti i rischi di accertamento del Fisco e pagamento delle sanzioni intere.
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