Curarsi con erbe e piante officinali, nuova legge per 8 milioni di italiani
Da Editorial Staff
Maggio 18, 2018
Sono quasi 8 milioni gli italiani che per le cure, e per il benessere psicofisico, fanno uso di erbe e di piante officinali. A farlo presente è stata la Coldiretti nel precisare come per 7,8 milioni di italiani, finalmente, sia arrivata la nuova legge nell’ambito della riforma di un testo vecchio di oltre 90 anni.
Consumo annuo erbe e piante officinali sopra le 25mila tonnellate
Nel dettaglio, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera, in materia di raccolta e di commercio delle piante officinali, alla riforma della Legge numero 99 del 6 gennaio 1931. Questo significa che ora sarà possibile far leva su una legge al passo con i tempi considerando che nel nostro Paese il consumo annuo di piante officinali ha superato la soglia delle 25mila tonnellate.
In merito l’Organizzazione degli agricoltori sottolinea però come il 75% del consumo totale di erbe e piante officinali derivi da importazioni dall’estero, ragion per cui ora sarà importante pure promuovere la crescita delle produzioni made in Italy.
Tornano in auge i rimedi della nonna
L’esigenza di una legislazione al passo con i tempi, inoltre, emerge anche dal ritorno in auge dei cosiddetti rimedi della nonna. Oltre sei italiani su dieci, stando ad un recente sondaggio Coldiretti/Ixè, nel curare i malanni di stagione associano alle medicine pure estratti ed infusi a base di frutti e di erbe.
Considerando l’aspetto prettamente imprenditoriale, in Italia sono quasi 3 mila le imprese agricole che, su una superficie di oltre 7.100 ettari, opera con i terreni che sono coltivati a ‘piante aromatiche, medicinali e da condimento‘. Tra le piante officiali coltivate in Italia, e più diffuse, svettano il ginkgo biloba, la genziana, la valeriana, la passiflora, la camomilla, il coriandolo, l’anice ed il meliloto.
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