Indice prezzi al consumo Istat, dati definitivi inflazione marzo 2018

A marzo 2018 l’inflazione in Italia è aumentata anno su anno dello 0,8% rispetto ad una stima preliminare di +0,9%. A comunicarlo in data odierna è stato l’Istituto Nazionale di Statistica precisando che, su base mensile, ed al lordo dei tabacchi, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività ha fatto registrare un aumento pari allo 0,3%.

Prezzi prodotti ad alta frequenza in lieve aumento su base congiunturale

Considerando i soli prodotti ad alta frequenza di acquisto, a marzo 2018 i prezzi sono aumentati dello 0,1% rispetto al mese precedente, e dello 0,8% su base annua, ovverosia in accelerazione rispetto al +0,5% rilevato su base tendenziale a febbraio.

La crescita mensile dell’indice generale è stata spiegata dall’Istat con l’aumento dei prezzi al consumo dei tabacchi e dei servizi di trasporto con un incremento pari, rispettivamente, all’1,8% ed all’1,7%.

A conclusione del primo quarto del 2018, l’inflazione già acquista è pari a +0,7%, mentre decisamente più contenuto è l’incremento, con un +0,2%, della componente di fondo, ovverosia dei prezzi al consumo depurati delle componenti di spesa più volatili rappresentate dall’energia e dagli alimentari freschi.

Inflazione a +0,8%, ecco quanto pesa sulle famiglie

Secondo il Codacons, nel commentare i dati Istat definiti di marzo 2018 sull’indice dei prezzi al consumo, con l’inflazione a +0,8% i rincari annui a carico delle famiglie sono pari in media a 243 euro, ma salgono ad una media di ben 313 euro per i nuclei familiari che sono composti da quattro persone.

La crescita dei prezzi, come sopra indicato, è trainata anche dagli aumenti dei servizi di trasporto che, sempre secondo il Codacons, generano su base annua maggiori costi per ben 82 euro a famiglia.