Reddito di cittadinanza tra M5S e Lega, promessa elettorale a rischio?
Da Editorial Staff
Marzo 27, 2018
Dopo il risultato delle politiche del 4 marzo del 2018, l’Italia riuscirà ad avere in tempi brevi un nuovo Governo? E se sì, quale sarà la maggioranza? La domanda è d’obbligo visto che, in linea peraltro con le attese, dalle urne è emerso che in realtà non ha vinto nessuno.
Non ha vinto nessuno in quanto nessuna coalizione o singolo partito potrà avere una maggioranza autonoma per governare. Di conseguenza, come peraltro emerso con la nomina dei Presidenti di Camera e Senato, serviranno necessariamente degli accordi per scongiurare il rischio di tornare alle urne.
Governo Lega-M5S? Che ne sarà del reddito di cittadinanza?
I due partiti considerati vincitori, ma con numeri insufficienti in Parlamento, sono la Lega di Salvini, diventato il leader del centrodestra, ed il MoVimento 5 Stelle di Luigi Di Maio che è il primo partito.
A questo punto chi ha votato M5S con la speranza del varo del reddito di cittadinanza, uno dei cavalli di battaglia del Movimento, teme a ragione il fatto che la promessa elettorale è fortemente a rischio. Nelle ultime ore Salvini ha aperto a tale misura a patto però che serva per incrementare l’occupazione e non per tenere a casa gli italiani senza fare nulla, ma ad oggi non è certo che il nuovo Governo si formerà sull’asse M5S-Lega.
Primo mandato esplorativo al centrodestra?
Nella giornata di ieri, infatti, IlFattoQuotidiano.it ha riportato che con ogni probabilità ad essere pre-incaricato per la formazione di un Governo sarà il centrodestra, e solo in caso di fumata nera il Quirinale potrebbe assegnare un mandato esplorativo non alla coalizione vincente, ma al partito vincente, ovverosia all’M5S.
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